Vorrei aprire un nuovo post e dedicare la pagine del mese
alla volpe, partendo da questa
notizia, riportata su vari siti animalisti e non solo:
"Il Consiglio di Stato, con ordinanza del 30 aprile,
decreta la salvezza di volpi e cuccioli che nei prossimi giorni sarebbero stati
uccisi a fucilate dai cacciatori trevigiani. Questo verdetto ribalta la
decisione del TAR del Veneto che il 15 Gennaio aveva bocciato la richiesta
dell'Oipa e delle altre associazioni animaliste di sospendere il piano di
uccisione di migliaio di volpi, in provincia di Treviso".
L'uomo, come
sempre, ritiene di avere diritto e di morte sugli altri esseri viventi, a volte
condizionato da antichi retaggi e paure. E’ stato più volte dimostrato che le
campagne di controllo numerico effettuate
attraverso la caccia raramente
raggiungono lo scopo, se non per periodi limitati, poiché il successo
riproduttivo della specie è inversamente legato alla sua densità, e perché
creare un vuoto in una determinata zona comporta semplicemente la migrazione
degli individui in eccesso dalle zone limitrofe. E allora perché accanirsi
contro questo lontano cugino dei cani, che invece sono generalmente amati e
apprezzati anche da chi animalista non è?
La volpe viene considerata da tempo l'incarnazione della furbizia,
ed è stata protagonista di molte favole nel passato, tanto che ancora oggi si
usano espressioni come "far come la volpe e l'uva", "essere una
vecchia volpe", "fare la volpe con un'altra volpe", "il
consiglio del traditore è come la semplicità della volpe" e molti altri,
che hanno contribuito, purtroppo, a screditare questo canide e a renderlo
malvisto proprio come è accaduto per il lupo.
La volpe è ancora oggi nota soprattutto come infida predatrice di pollai
domestici, mentre in realtà è molto utile
soprattutto in ambito agricolo per la sua capacità di liberare i campi da varie
specie di roditori, che danneggiano i raccolti.
Cerchiamo di conoscere meglio questo simpatico animaletto,
protagonista di favole e cartoni animati, spesso rappresentato in teneri
peluche e poi barbamente ucciso, anche insieme ai propri cuccioli.
La volpe (Vulpes
vulpes) è un mammifero dell'ordine dei carnivori, appartenente, proprio
come il cane, alla famiglia dei canidi. In realtà, sebbene classificata come
carnivoro sarebbe da considerare un onnivoro, per la sua dieta varia.
La volpe ha un vasto areale
di distribuzione ed è presente in tutta l'Italia. E' a tutti gli effetti il
carnivoro selvatico più diffuso e con più vasta zona di distribuzione.
La volpe è caratterizzata da dimensioni medie (lungo da 65 a75 cm), con forme slanciate e
snelle. Il muso è lungo e affusolato, le orecchie sono triangolari e molto
mobili, le zampe corte. La coda è lunga e molto folta, solitamente con la punta
bianca. Pesa tra i 6-10kg, come un cane di medie dimensioni.
Il manto varia
sia da un individuo all'altro, sia da una zona all'altra, ma il colore
predominante è il fulvo tendente al rosso
con la regione ventrale bianco-grigia. Le dita delle zampe anteriori e
posteriori sono nere così come la punta delle orecchie. Di norma in inverno il
mantello è di colore più scuro che in estate.
L’orma, è simile
a quella di un cane della stessa statura, ma leggermente più ovale ed
allargata. Sono distinguibili le impronte delle unghie e dei cuscinetti
digitali e plantare. Le tracce lasciate sul terreno sono differenti a seconda
dell'andatura: se la volpe procede al passo le orme si susseguono formando una
linea a zig-zag; quando procede al trotto oppure strisciando sul terreno per
non farsi vedere, le impronte si trovano lungo una linea retta, poiché quelle
posteriori coprono le anteriori; quando fugge lascia una traccia simile a
quella della lepre, appoggiando le zampe posteriori all’altezza o davanti a
quelle anteriori.
I suoi sensi sono
molto sviluppatii, vista e udito sono eccellenti ed il fiuto notevole.
Vive principalmente nei boschi, ma può prosperare negli habitat più svariati, dal livello del
mare fino a 2500 mt, grazie alla sua grande capacità di adattamento. L’habitat
naturale della Volpe è rappresentato dalle zone boscose ma possiamo trovarla
nelle zone vicino ai coltivi o alle abitazioni e nelle brughiere aperte, in
montagna e nelle campagne coltivate. È anche una buona nuotatrice.
La volpe è un animale
notturno e crepuscolare, durante il giorno preferisce ripararsi sotto i
cespugli, in piccoli fossi, nelle tane scavate da lei stessa o in tane di tasso
e di istrice abbandonate, in città può nascondersi nei giardini o tra il
materiale di scarto. Nelle zone dove è poco disturbata non è raro avvistarla
anche di giorno.
La sua dieta è
composta da una grande varietà di specie: si nutre di lepri, conigli, roditori,
arvicole, covate, giovane selvaggina, carogne, uccelli da cortile e
invertebrati ma anche di bacche, frutti e purtroppo, avendo preso confidenza
con l'uomo ed essendo un animale opportunista, di rifiuti.
Le volpi sono solite
cacciare da sole. Il territorio di caccia varia tra i 300 e i 500 ha, a
seconda della densità delle prede, che le volpi localizzano anche nell'erba
alta, grazie al loro infallibile udito. Il comportamento predatorio è più
spiccato in primavera e in estate, mentre in autunno la frutta predomina nella
sua dieta e in inverno cerca soprattutto animali morti.
Le volpi hanno anche l'abitudine di mettere al sicuro piccole
scorte alimentari per il futuro seppellendole in buche di 5–10 cm. Il cibo di
scorta viene suddiviso in tanti piccoli nascondigli, piuttosto che in un unico
"magazzino", probabilmente per non perdere tutta la propria scorta,
nel caso un altro animale scoprisse il nascondiglio.
Normalmente vive in coppia con i cuccioli, durante l’inverno
e da sola durante l’estate. La volpe è un animale
territoriale e i maschi marcano sistematicamente il proprio territorio, con
segnali sonori e olfattivi. Durante il periodo degli amori, tra gennaio e
marzo, maschio e femmina si ricercano attraverso segnali olfattivi e sonori e
le coppie tendono a riformarsi ogni anno.
I piccoli di solito 4 o 5, nascono nella tarda primavera e
restano con la madre sino all'autunno.
Se viene disturbata, la madre non esita a trasferire i
piccoli da una tana ad un’altra.
I piccoli vengono
allattati per un mese, dopo di che iniziano a prendere i primi alimenti solidi,
predigeriti dalla madre e poi rigurgitati. Questa è una strategia molto vantaggiosa
perché in questo modo i piccoli possono restare nelle tane senza esporsi ad
eventuali pericoli.
I piccoli
raggiungono l'emancipazione verso i 4 mesi di vita. La durata media della vite
di una volpe è tra i 10 e i 12 anni.
Il nemico pricipale
della volpe è l'uomo, dato che i nemici naturali come il lupo o la lince sono
quasi scomparsi e l'aquila o il gufo non svolgono un ruolo importante nella
predazione.
L’uomo influisce sul tasso di mortalità delle volpi non
soltanto attraverso la caccia (abitudine deprecabile) ma anche per colpa dei
numerosi incidenti stradali di cui le volpi sono vittime.
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