Nella scorsa settimana i paesi del nord Italia sono stati allietati ( dipende dai punti di vista… il freddo era sceso a – otto) dal fenomeno meteorologico della galaverna. Il nome è particolare e di origine incerta, per molto tempo sono stata convinta che fosse un’espressione dialettale, sapete, uno di quei tanti vocaboli dei nostri dialetti che definiscono una delle mille sfumature della natura ma che un po’ alla volta cadono in disuso e soltanto i vecchi ricordano. Invece no. Galaverna è un vocabolo della lingua italiana, probabilmente di origine greca o germanica. In inglese si traduce in soft rime.
Il bosco, avvolto da una nebbia più o meno fitta, assume un aspetto incantato; quando la nebbia si dissolve, come dopo una bella e copiosa nevicata, i rami si ammantano di bianco, i prati sembrano ricoperti da una spessa brina. In mancanza della neve, quella vera, ci si può accontentare.
Ma come si forma la galaverna?