lunedì 16 giugno 2014

Il passero


Se c'è un  uccellino che tutti siamo abituati a vedere e a riconoscere, quello è il passero domestico o passerotto. Forse però le nostre conoscenze sul passero si limitano a questo, ignorandone abitudini, comportamento, classificazione. Un po' come tutte le cose che ci sono abituali, crediamo di conoscerle a fondo, quando invece ne abbiamo soltanto una consapevolezza superficiale. Oggi quindi cercheremo di approfondire le nostre informazioni sul passero domestico.

Il passero domestico probabilmente è l'uccellino più diffuso in tutta l'Europa e il suo nome scientifico è Passer domesticus. Esistono 16 sottospecie di passero, diffuse in Europa, Mediterraneo e Medio Oriente.
Questo simpatico uccellino è molto socievole e, nelle zone abitate, si lascia avvicinare anche dalle persone, per questo è l'uccello più facile da osservare anche per chi non è abituato a passeggiare nella natura. Il passerotto infatti vive comunemente anche nelle nostre città, oltre che nelle campagne.





Classificazione:
Phylum: Cordati
Classe: Uccelli
Ordine: Passeriformi
Famiglia: Ploceidi
Sottofamiglia: Passerinae
Genere: Passer
Specie: Passer domesticus
 

Come abbiamo detto è una specie molto socievole e vive in gruppi anche numerosi. Spesso si avvicina alle case in cerca di cibo, soprattutto in inverno, dal momento che non compie migrazioni. Il passero, infatti, è un uccello molto adattabile e ha modificato i propri comportamenti sociali in relazione allo stretto rapporto che ha instaurato con l'uomo.
Il passero è un uccello granivoro, ma in estate si ciba anche di larve e insetti e non disdegna le offerte di cibo dagli esseri umani, come briciole, riso, semi. In realtà stermina un gran numero di insetti, per cui è un uccellino molto utile.

Come abbiamo detto, il passero domestico è una specie stanziale, anche se si verificano fenomeni di dispersione da parte dei giovani e in relazione alla disponibilità alimentare.

Il maschio prepara il nido nei posti più disparati, come sotto le tegole, oppure sugli alberi e apprezza anche gli appositi nidi artificiali offerti dagli umani di buon cuore. Il nido è costituito da paglia e imbottito con piume di altri uccelli e ha un ingresso laterale.
Il maschio, per conquistare la femmina saltella intorno alla potenziale compagna aprendo le ali, alzando la coda e il capo verso l'alto ed emettendo vivaci cinguettii. Quando una femmina è attratta dal maschio entra nel nido e vi depone le uova, in un numero che varia da 4 a 8, accudite sia dal maschio che dalla femmina. I piccoli sono nidicoli e la nidiata viene svezzata da entrambi i genitori. A partire dalla fine di marzo si susseguono 3 - 4 covate. Le uova sono di color bruno-bluastro o bianco-rossiccio, macchiate e punteggiate di grigio.

Il maschio ha le parti superiori di colore marrone macchiato di nero, la gola nera e le parti inferiori bianche.  La nuca è castana. La femmina ha un piumaggio più uniforme, superiormente grigio-bruno, così come i piccoli, e la gola non è nera. Gli occhi sono marroni e il becco scuro.

I passerotti quando sono afflitti dai parassiti se ne liberano facendo "bagni" di terra. Il loro volo è rapido e rettilineo e l'apertura alare di 22 cm circa. Il cinguettio del passero è simile al classico cip, cirp onomatopeico, emesso anche in coro.

Potrebbe venir confuso con la passera mattugia (Passer montanus): la passera mattugia è leggermente più snella, non presenta un evidente dimorfismo sessuale, quindi i due sessi sono simili. A differenza del passero domestico, la gola della passera mattugia è bianca, senza collare nero, e anche le guance sono più bianche ma con una caratteristica macchiolina nera sulle copritrici auricolari e ha un semicollare bianco sul collo. Le abitudini di questi due passeri sono molto simili, anche se la passera mattugia è più frequente in campagna che nelle città.


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