venerdì 21 ottobre 2011

Metodi di studio della fauna selvatica

Nel post precedente suggerivo di provare a prendere un taccuino e ad osservare una mandria di mucche al pascolo ( ma va bene anche se potete farlo su pecore o altro animale domestico). Sicuramente l'osservazione di animali domestici è più semplice per noi etologi principianti e ci consente di impratichirci su alcune tecniche di studio della fauna selvatica.
Ma quali sono queste tecniche? Come dobbiamo procedere?

Innanzitutto bisogna sempre aver chiaro quello che si vuole osservare, quindi se di un animale non conosco nulla devo prima fare una ricerca di base.

Ad esmpio i miei studi possono riguardare i rapporti dell'animale con l'ambiente (studi di ecologia) oppure i comportamenti dell'animale stesso ( studi di etologia).

Per poter osservare gli animali selvatici bisogna però attenersi ad alcune semplici regole comportamentali:
1) muoversi lentamente ed in modo regolare
2) vestire colori neutri
3) essere in pochi
4) parlare a bassa voce
5) dotarsi di binocolo (8 * 40 ) e di guide o manuali
6) non cercare di avvicinarsi
7) non dimostrare "interesse"
8) tenersi lontani dai nidi
9) non disturbarli per vederli muovere o volare
10) non modificare o danneggiare l'ambiente

Studi etologici

Devo poter osservare l'animale da vicino, quindi é più facile se esso é avvistabile (es. camoscio ).
Per gli studi su animali poco osservabili si adotta la tecnica della semicattività: rinchiudere un branco in un ambiente naturale ma recintato; se il branco é vitale lo si capisce dal fatto che si riproduce; in questo caso gli studi saranno attendibili; mentre non lo sarebbero in completa cattività.
Gli animali più facili da studiare sono gli ungulati.

I metodi di studio possono essere:


INDIRETTI
resti del pasto


tracce
mi dicono l'ampiezza del territorio, la densità di individui, e la loro attività

tane


peli


escrementi
danno indicazioni sui parassiti, l'alimentazione e le patologie

segni sulla vegetazione

DIRETTI: CATTURA (TELEMETRIA:
radiocollari e marche auricolari)
ungulati

ripopolamenti o reintroduzioni

carnivori
ritmi di attività e predazione


Una serie di orme costituisce una pista, ed é importante seguirle per poi interpretare ciò che l'animale ha fatto.


Tecniche di studio principali :

Ci sono tre tecniche di studio principali:
1) Campionamento ad libitum : annoto tutto quello che vedo.
L'arco di tempo é generalmente un anno, più un altro anno di verifica.
2) Tecnica focal animal : scelgo un animale focale e l'osservo ad intervalli regolari di tempo (es. 5 minuti ) per scoprire come interagisce con gli altri.
3) Matrice sociometrica : scelgo alcuni individui per studiare un comportamento particolare.

Es : studio dell'aggressività dei maschi rispetto alle femmine:



f1
f2
f3
m1
y t
t
l
m2
i
l t
t
m3
u
l
t i

codificare i comportamenti:
t = rincorse
i =incornamenti
y = ..........
l =............

Raccogliere i dati

Non basta descrivere quello che avviene in un dato momento, bisogna avere ben chiaro su quale animale o gruppo o specie si vuole porre la propria attenzione.
Per ogni escursione segnare data, località, ora solare di inizio e fine, quota altimetrica.
Ogni singola osservazione sarà a sua volta corredata da ora, tempo atmosferico, tipo di ambiente in cui si trova l'animale e da una sintetica descrizione del suo comportamento. E' anche utile riportare brevi considerazioni su quanto accaduto nella zona dal punto di vista climatico - ambientale nei giorni immediatamente precedenti.
Per i rettili e gli anfibi è importante misurare la temperatura dell'aria, dell'acqua e del substrato su cui si trova l'animale.

Annotare dettagli a proposito dell'individuo osservato : sesso , classe di età , segni particolari , emissioni di canti o richiami , stima della lunghezza (soprattutto per i rettili) e dimensioni.
Evitare considerazioni delle quali non si é più che certi ed informazioni generiche.
La raccolta dati può avvenire con note manuali o con fonoregistrazioni.

Riconoscere gli individui
Conviene proceder per gradi, imparando per prima cosa a discriminare gli elementi più macroscopici legati alla forma.
Per questo, con l'ausilio di un buon binocolo, sottoporremo l'animale ad un attento esame, ponendo particolare attenzione allo stato delle estremità , ovvero zampe, corna, ali , orecchi.
Sono questi i punti che più facilmente presentano menomazioni o segni in grado di facilitare il nostro lavoro.
Anche l'aspetto del mantello, con la presenza di macchie, sfumature di colore, cicatrici di vecchie ferite può fornirci utili elementi.
L'eventuale dimorfismo sessuale contribuirà ulteriormente a distinguere un animale da un altro.
E' fondamentale fare attenzione a quelle caratteristiche che possono non essere permanenti.
Per l'incontro con animali marcati, la lettura dell'etichetta deve avvenire dall'alto in basso e deve essere osservata la posizione di essa sull'animale.

Ovviamente questi metodi di studio hanno poco senso rispetto ad un animale domestico, però alcune tecniche possono venir sviluppate, ad esempio la codificazione dei comportamenti, il riconoscere gli individui, etc etc.

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